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Uccelli di bosco, grande passione e tanta pazienza

Saltimpalo (Saxicola torquata) con bruco

La Fotografia Naturalistica è un hobby bellissimo ed appassionante. Prima però di amare la fotografia, chi vuole dedicarsi a questo affascinante hobby deve amare l'ambiente, per noi tanto prezioso, nonché tutti quelli esseri piccoli e grandi che lo popolano. Io ho cominciato ad appassionarmi a questo tipo di fotografia dal 1994 e ciò è successo in quanto, da buon ambientalista convinto amavo passeggiare per i boschi e per i parchi, magari ripulendo dove persone incivili avevano sporcato, lasciando la firma dell'uomo che forse non si rendeva conto dell'importanza di una natura pulita, all'interno della quale anche l'animale uomo doveva vivere. Un giorno vidi un piccolo uccello molto colorato, ferito evidentemente da un colpo di fucile, lo raccolsi, lo portai in una clinica veterinaria dove fu curato. Con mia grande gioia, dopo circa 20 giorni fui chiamato per essere io colui che ridava la libertà a un esserino meraviglioso che ancora oggi si chiederà: perché mi hanno sparato. Da quel giorno decisi che avrei voluto conoscere meglio gli uccelli e di cominciare a fotografarli per far vedere al più crudele ed aggressivo animale presente sulla terra, l'uomo, cosa stesse distruggendo, e quanta dolcezza ed amore ispirano questi esseri meravigliosi che purtroppo qualcuno vede solo come dei bersagli. Cominciai a comprare libri sull'ornitologia ed a studiare il comportamento degli uccelli, cercando di capirne il modo di vivere, le abitudini, e quanto altro potessi imparare da queste creature. Vivendo questa esperienza di studi molto costruttiva, imparai ad apprezzare anche le meravigliose creature del microcosmo, come le farfalle gli insetti e per caso anche i pesci.

Questa fotografia è stata scattata dopo circa una settimana di appostamenti. Trovato dove frequentava, mi sono informato su cosa mangiasse, ma già dal fatto che ha il becco fine avevo capito che ere un insettivoro. Cominciai così a portargli da mangiare fino a che...

La tattica

...... mi trovavo all'interno di un capanno in stoffa mimetizzata, completamente ricoperto di vegetazione secca raccolta sul posto, praticamente ero un cespuglio. Anche il clik della fotocamera fa fuggire gli animali, quindi bisogna costruirsi un involucro di stoffa imbottita nel quale avvolgere la macchina ed ammortizzare il clik., chiaramente lasciando accesso ai comandi.

La tecnica

Fotocamera Minolta 700 SI, obbiettivo 400/5,6 pellicola Fuji Velvia 50 ASA, due flash, di cui uno con servo cellula per cercare di fermarne il movimento. Distanza dal soggetto due metri.
Esposizione 1/125 f 11, ripeto con l'ausilio di due flash (uno in TTL in posizione frontale, l'altro in manuale in posizione laterale)

La luce

Tortora (Streptopelia turtur)

Stesso appostamento, chiaramente in un altro posto. Stessa attrezzatura, ma senza usare flash, quindi in luce naturale. Esposizione 1/125 e f8.
Tempo di osservazione 3 giorni attirandola sul posto con sementi.

Parlato