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Gli appostamenti Fotografici

Un buon appostamento è il preludio del successo di una battuta di caccia fotografica. Posso dire con certezza che il 70% del successo è dovuto alla qualità dell'appostamento, il quale deve inserirsi completamente nell'ambiente in cui intendiamo fotografare, non deve portare una mutazione ambientale, non deve destare negli animali timore alcuno. La nostra deve essere una presenza silenziosa, inodore (non fumare), pulita ma soprattutto invisibile .................

Uccelli di bosco

Postazione fissa all'interno di un parco protetto

Postazione fissa all'interno di un parco protetto dobbiamo sempre essere autorizzati dal gestore ..non danneggiate la vegetazione fresca, usate solo arbusti già tagliati o vegetazione secca

Il click della fotocamera spaventa gli uccelli, quindi farsi fare da un sarto o da voi se ne siete capaci, una sorta di cappotto di stoffa imbottita che avvolgerà la fotocamera lasciando i comandi liberi in questa maniera il click diventa accettabile e non spaventa più.

L'uso dello scatto flessibile e del cavalletto è indispensabile.

L'appostamento mirato agli uccelli boschivi, se possibile deve essere una postazione fissa, ossia dobbiamo trovare all'interno di un bosco una radura assolata, andarci poi nel periodo del giorno in cui intendiamo fotografare e costruire il capanno in posizione da avere il sole sempre alle spalle. Costruito il capanno pianteremo intorno degli arbusti sempreverdi, i quali crescendo nasconderanno lo stesso. faremo davanti una piccola piscina che riempiremo con 2/3 dita di acqua e posizioneremo alcuni posatoi (di regola uno a 2 metri più piccolo ed uno a 4 metri più grande). Vicino al posatoio piccolo piazzeremo una mangiatoia piena di sementi varie - panico - scagliola - semi di girasole e larve di piccoli insetti come le camole del miele per attirare i passeracei sia insettivori che granivori, nel posatoio più grande faremo dei buchi che riempiremo con una pasta di grasso tritato, nocciole tritate e biscotti, così attireremo volatili come i picchi. Quando la nostra "sala di Posa" sarà terminata dovremo aspettare qualche giorno che gli uccelli si abituino al nuovo ambiente e da lontano osserveremo con un binocolo se il nostro "ristorante funziona".

 

Quando andremo a fotografare, togliamo la mangiatoia, e fissiamo al posatoio su cui decidiamo di fotografare, in maniera non visibile all'obbiettivo, alcune larve di camola di vari colori che troviamo in commercio , entriamo nel capanno ed aspettiamo i nostri graditi ospiti. Ricordate che gli uccellini sono molto sensibili agli spostamenti dell'obbiettivo, quindi farlo il meno possibile. Quando arrivano gli uccelli sul posatoio, non abbiate fretta, aspettate di averlo bene nel mirino, controllate di non tagliare fuori niente e scattate.

Ai nidi

Appostamento nido

L'uso dei flash, essendo il nido in ombra, è indispensabile. Il giorno prima di andare a fotografare piazzeremo i supporti per i nostri flash, in modo che quando il mattino dopo arriviamo stiamo fuori dal capanno il meno possibile.

I flash, possibilmente devono essere 2 uno in ttl collegato alla fotocamera e d uno comandato da servocellula in manuale che illumini lo sfondo dietro al nido, in modo da non avere uno sfondo buio, l'esposizione, in manuale con pellicola da 50 iso è ottimale il 1/125 - f 11

Effettuare riprese fotografiche ai nidi è una cosa delicata, perché se ci muoviamo in maniera sbagliata possiamo causare danni irreparabili, come l'abbandono delle uova che così non si schiuderanno mai.

A marzo, all'interno di un bosco, in una zona di ombra poniamo un nido precedentemente costruito o comprato, se lo costruiamo seguiamo i canoni indicati su appositi libri. L'altezza del nido deve essere a circa 1,5 metri. Fattoi questo montiamo un capanno sintetico come quello che usano i cacciatori, la distanza dal nido deve essere di circa 2 metri, poi con vegetazione presente (sempre senza danneggiare le piante) circondiamo il nostro capanno mimetizzandolo bene. L'ambiente che abbiamo creato. deve rimanere indisturbato, lo osserveremo da circa 50 metri col binocolo ogni 15 giorni.

Un giorno vedremo un uccellino visitarlo, operazione che farà molto spesso per vedere se il nido è idoneo alle sue esigenze, poi vedremo che comincerà a portare al suo interno piccoli rami, lana di pecora, insomma sta facendo il nido. A questo punto dobbiamo aspettare di vedere i genitori arrivare al nido con nel becco piccoli insetti....i piccoli sono usciti dalle uova, adesso tocca a noi.

Nido naturale

Merla con nidicoli

Merla con nidicoli
Il nido è stato costruito dalla femmina all'interno di un cespuglio di rosmarino. All'alimentazione dei piccoli partecipa anche il maschio ma con meno frequenza della femmina

Fotografare un nido naturale comporta gli stessi canoni del nido artificiale, con qualche accorgimento in più. Trovato il nido, sappiamo che sarà fotografabile solo se ci sono delle uova, quindi la ricerca del nido deve iniziare ad aprile. Trovato un nido fotograficamente accessibile con dentro le uova, non dobbiamo fare assolutamente niente, se cominciassimo a girarci in giro potremmo causarne l'abbandono.- Ogni 3 giorni andiamo ad osservarlo stando in disparte con il binocolo, fino a che non vedremo i genitori cominciare a portare da mangiare ai piccoli. A questo punto monteremo il capanno, i supporti per i flash, imboscheremo tutto e torneremo dopo 2 giorni, in modo che gli adulti abbiano capito che da questa strana costruzione non proviene pericolo. Passati i due giorni andremo sul posto, monteremo i flash ed inizieremo a documentare dei momenti bellissimi...anche per noi.

Uccelli acquatici

Appostamento per anatre e trampolieri

Appostamento per anatre e trampolieri. La mimetizzazione deve essere pressoché perfetta come nella fotografia

Per fotografare gli uccelli acquatici è necessario essere nascosti al 100%, questi uccelli sono molto schivi e diffidenti e se si accorgono della nostra presenza volano via e forse non torneranno più.

Trovato il posto di "caccia", il giorno prima dobbiamo montare il capanno (ricordarsi sempre il sole alle spalle), per imboscarlo come si deve ci porteremo circa 50 canne selvatiche (vedi foto) che piazzeremo tutto intorno al capanno ed anche sul tetto, lasciando solo una piccola apertura per fare uscire la punta dell'obbiettivo.

Il giorno dopo dobbiamo essere sul posto prima che albeggi, quindi non più tardi delle 5,30 del mattino. Montiamo la nostra attrezzatura interna ed esterna (vedi la pagina tecniche sezione acquatici) ed aspettiamo che venga il sole.

Gli uccelli arriveranno già prima dell'alba, restiamo fermi, non fumiamo ed aspettiamo che la luce ci consenta di lavorare almeno con la seguente esposizione 1/45 - f 5,6, ma la l'esposizione ottimale è 1/125 - f8

Parlato